Cliente: Kate Life. Luogo: Taste Lab Treviglio via dei Mulini, 1 – 24047 Treviglio (BG). Anno 2020

Questo lavoro nasce dalla volontà di ritrarre ciò che non si vede a occhio nudo, ne si può spiegare troppo a parole. Yoga: occorre praticarlo per comprenderne il senso. Sono passati tanti anni da quando volli provare per curiosità cosa significasse praticarlo. Complice ritmi moderni frenetici, uno stile di vita portato a spingere oltre limite, “fuori giri”, decisi di toccare con mano quanto sentito da amici con grande enfasi e benefici. Una disciplina orientale millenaria, esportata anche in occidente e praticata ovunque da milioni di persone nel mondo non può essere riassunta qua, in un post o in una gallery. Non voglio parlare e scrivere di Yoga perchè non ho competenze per farlo. Posso solo mostrarvi per immagini una goccia nel mare; cosa significhi lasciarsi andare. Questo mi ha insegnato lo Yoga. Scendere un po’ più giù: oltre la pelle. Osservare con intimità cosa c’è sotto. Tutti sanno guardare, pochi osservare interpretando ciò che non si vede. Kate, insegnate, durante una sua lezione non sapeva minimamente cosa avrei fatto o è più giusto scrivere come mi sarei mosso. Neanch’ io sapevo cosa e come fare per evitare distrazioni e disturbo. Lasciarsi andare era, è sempre l’unica strada praticabile. Mettersi nelle mani altrui e fidarsi ciecamente dell’ energia che ci muove, la chiave. Osservare una profonda eleganza, la trasparenza dei corpi, sentire viva la concentrazione: libera, in equilibrio, senza sovra strutture. Fotografare provando a registrare la volontà spirituale, la nostra vera identità. L’anima. A lezione finita, ridere come dopo aver fatto l’amore.

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